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  • Lingua Insegnamento:
    Italiano, ma saranno possibili seminari in inglese, tenuti da docenti ed esperti stranieri. 
  • Testi di riferimento:
    STUDENTI FREQUENTANTI.
    1. A. Diddi, Manuale di diritto penitenziario, Pacini Giuridica, Pisa, 2024, pp. 21-242 (capp. I-VI), 273-392 (capp. VIII-IX), 429-464 (cap. XII).
    2. Appunti e materiali distribuiti dal docente.
    STUDENTI NON FREQUENTANTI.
    1. A. Diddi, Manuale di diritto penitenziario, Pacini Giuridica, Pisa, 2024, integralmente.
    2. A. Scalfati (a cura di), Manuale di diritto processuale penale, Giappichelli, Torino, 2023, pp. 987-1060 (parte XIV, capp. I-II).
    3. F. Trapella, Il "decreto carceri": vorrei, ma non posso, Archivio penale, 2024, 2 (26 pagine).
    4. F. Trapella, La legge che converte il “decreto carceri”: tout va très bien, Madame La Marquise, Archivio penale, 2024, 2 (22 pagine).
    5. F. Trapella, La garanzia di riservatezza dei colloqui con il partner:
    verso un’idea di carcere come “formazione sociale”. Archivio penale, 2024, 1 (18 pagine).
    I saggi di cui ai punti (3), (4) e (5) sono reperibili in open access sul sito della rivista "Archivio penale" (www.archiviopenale.it).
    Tutti gli studenti dovranno conoscere la Costituzione, le fonti sovranazionali, l'ordinamento penitenziario e il regolamento di esecuzione (d.P.R. 230/2000) nelle parti comprese nel programma. 
  • Obiettivi formativi:
    CONOSCENZE ACQUISITE – Approfondita cognizione dei principi costituzionali e sovranazionali a tutela della libertà individuale e dell’esecuzione della pena; conoscenza delle regole che governano l’esecuzione delle sentenze penali; conoscenza delle regole di funzionamento degli istituti penitenziari e dei rapporti tra l’autorità e l’individuo nella fase successiva al giudicato.
    ABILITÀ ACQUISITE – Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite in funzione del proprio ingresso nel mondo lavorativo, sia per i concorsi nell’amministrazione penitenziaria, sia per garantire, negli istituti, la necessaria professionalità nell’assistenza ai ristretti.
    Al termine del corso lo studente sarà in grado di impiegare le cognizioni giuridiche acquisite, ponendole in relazione ad altri saperi appresi nel corso di laurea, concependo il fenomeno penitenziario in ottica interdisciplinare.  
  • Prerequisiti:
    Conoscenza della struttura e dei contenuti della Costituzione. Conoscenza della nozione di “pena”. 
  • Metodi didattici:
    Lezioni frontali, seminari, laboratori finalizzati all'acquisizione delle basi minimali dell'interpretazione e della ricerca giuridica; iniziative utili a coinvolgere lo studente nella soluzione di questioni problematiche. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    STUDENTI FREQUENTANTI.
    Una prova scritta intermedia (16 domande a risposta multipla e una domanda a risposta aperta), valida per il 50% del voto finale; esame finale (scritto):16 domande a risposta multipla e una domanda a risposta aperta (valida per il rimanente 50%).
    La valutazione finale potrà tenere conto della partecipazione ad attività seminariali e laboratoriali nella misura indicata agli studenti nella presentazione delle diverse iniziative.
    STUDENTI NON FREQUENTANTI.
    Un esame scritto che si svolgerà negli appelli ufficiali: 16 domande a scelta multipla e due domande a risposta aperta.
    CRITERI DI VALUTAZIONE PER TUTTE LE PROVE: 1. Conoscenza dei contenuti e dei dati normativi; 2. Capacità di sintesi, di collegamento e di orientarsi tra le fonti della materia; 3. Conoscenza, comprensione e uso del linguaggio specifico.
    Gli studenti Erasmus prenderanno contatti con il docente per concordare variazioni di programma e specifiche modalità di esame. 
  • Sostenibilità:
    Il corso affronta tematiche riconducibili agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. In particolare, gli obiettivi 4 (istruzione di qualità), 10 (ridurre le diseguaglianze), 11 (città e comunità sostenibili), 16 (pace, giustizia e istituzioni solide) e 17 (partnership per gli obiettivi).  
  • Altre Informazioni:
    Il docente è disponibile a seguire studenti nella redazione della tesi in Elementi di diritto penitenziario. Lo studente sarà chiamato ad affrontare uno dei nodi problematici della materia con l’ausilio della giurisprudenza e della dottrina.
    La tesi verrà assegnata solo dopo il superamento dell’esame.
    Sia in sede d’esame, sia durante la preparazione della tesi, sarà verificata la conoscenza del dato normativo e la capacità dello studente di orientarsi tra le fonti. 

A partire dall'inquadramento del contesto costituzionale e sovranazionale, il corso mira ad illustrare le regole che guidano l’esecuzione delle sentenze penali e le norme di ordinamento penitenziario.

Il corso illustra la disciplina dell’esecuzione di pene privative della libertà personale.
La cornice costituzionale: inviolabilità della libertà personale; giurisdizionalizzazione delle procedure esecutive; diritto di difesa; finalità rieducativa della pena; riconoscimento e garanzia dei diritti inviolabili dell’uomo; principio di eguaglianza; principio di legalità; il carcere come formazione sociale (8 ore).
Gli spunti sovranazionali: contributi dall’Unione europea e dal sistema CEDU; regole penitenziarie europee; “Mandela rules” (2 ore).
L’esecuzione della condanna: titolo esecutivo; ordine di esecuzione; sospensione dell’ordine di esecuzione; circostanze che modificano il quantum di pena durante l’esecuzione; procedimenti di esecuzione e di sorveglianza (8 ore).
La vita in carcere: trattamento penitenziario e rieducativo; “normalità” della vita carceraria; individualizzazione del trattamento; prossimità; elementi del trattamento (in particolare, il lavoro in carcere); premialità e sanzioni disciplinari; la tutela dei diritti dei ristretti (reclami, reclami giurisdizionali, rimedi risarcitori) (8 ore).
Le alternative al carcere: permessi, liberazione anticipata, liberazione condizionale, misure alternative (affidamento in prova al servizio sociale, affidamento in casi particolari, detenzione domiciliare, semilibertà) (8 ore).
La valutazione della pericolosità del ristretto (2 ore).
Reati ostativi; i regimi intramurari speciali (circuiti di alta sicurezza; “41-bis”) (6 ore).
Elementi di diritto penitenziario minorile (2 ore).
L’impresa in carcere: l’impresa sociale; l’organizzazione del lavoro carcerario e delle cooperative sociali (4 ore).

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