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  • Lingua Insegnamento:

    Italiano 
  • Testi di riferimento:

    R.k.Merton,Teoria e struttura sociale, Il Mulino ,Bologna, qualunque edizione purché integrale( diciannove capitoli in quattro parti) di cui da studiare solo i primi dodici capitoli; A.Pitasi,Evoluzione e Conoscenza, TAB,Roma 2021; ( da studiare interamente)R. Iannone- A.Pitasi (cura) , tra Harvard e Mardird , L’Harmattan , Parigi-Torino 2018R. Iannone- A.Pitasi (cura) , tra Amsterdam e Berlino , L’Harmattan , Parigi-Torino 2018Attenzione : dei due volumi a cura Iannone-Pitasi saranno da studiare solo alcuni capitoli (orientativamente sei complessivi che il docente comunicherà per tutti nell’apposito Team del corso).  
  • Obiettivi formativi:

    Offrire ai discenti epistemologie, metodologie ed euristiche per una scuola luogo di talmente, innovazione, creatività, per formare generazioni all'altezza dei mutamenti globali e dei tempi in cui vivranno e non rivolti nostalgicamente ad un passato fittiziamente mitizzato e sinonimo di totale mancanza di strumentin concettuali, cognitivi, euristici e tecnici per vivere il presente ed evolvere apprendendo in cammino verso il futuro 
  • Prerequisiti:

    Nessuno  
  • Metodi didattici:

    Lezioni frontali , lezioni ipertestuali – multimediali interattive, esercitazioni con role playing ed altri simulation games. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:

    Prova scritta in aula. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:

    Si consiglia, in modo del tutto facoltativo , la visione del film L’ATTIMO FUGGENTE ( THE DEAD POET SOCIETY) con Robin Williams, si consiglia, ancora una volta opzione facoltativa, di scaricare le versioni gratuite delle app dei principali social media sul proprio cellulare e/o computer . 


Al cuore di questo corso c’è uno dei concetti più fraintesi dall’opinione pubblica di senso comune, dalla politica e dai dibattiti etico-moral-religiosi : la devianza . Nessuno dei tre accreditato a trattare di devianza. Nelle accezioni naif infatti , la devianza è vista come fenomeno socio-culturale, al più statistico (scostamento da una presunta media normale). Il rischio di crisi identitarie, rigidità comportamentali, paranoie , forme ossessive persecutory ecc che possono sfociare in atti criminali paradossalmente a danno dei devianti.Tanto più una società è rigida in termini di valori - autentici o di facciata- tanto più tenta di tracciare un confine netto tra “ normale “ e “deviante”. Tale rigidità ha comunque un prezzo enorme in primo luogo a livello di fragilità di sistema sociale. Lo sbriciolamento di un sistema sociale troppo rigido lungo il distinguo normale /deviante si vede spesso dall’implosione della forma scuola che anziché essere luogo di condivisione di conoscenza – sapienziale , scientifica e tecnologica- diventa luogo di prescrizione di credenze e valori, in modo sovente arbitrario o anche la famiglia la cui sopravvivenza come forma sociale dipende molto dalla sua plasticità evolutiva e dalla sua flessibilità. L’implosione della funzione della Latenza dello schema AGIL di Talcott Parsons (1951) ad esempio , viene magistralmente descritto nel film L’Attimo Fuggente( The Dead Poet Society ) con Robin Williams.La devianza è invece un tema sistemico – matematico con due coppie concettuali : alto /basso, varietà /densità. Un sistema ad alta varietà e densità non conosce devianza. Un sistema a bassa densità / bassa varietà invece è appunto come la scuola o la famiglia de L’Attimo Fuggente in cui , seppur in modo fittizio ed arbitrario, vi è una normalità formalizzata , costruita e condivisa che non consente devianza nè ai discenti né ai docenti.Il più grande studioso e teorico della devianza del XX secolo , Robert King Merton , lo aveva già messo in chiaro: non tutti I devianti sono innovatori , tutti gli innovatori , tuttavia, sono devianti e una società che non ammette né gestisce né tantomeno valorizza la devianza è una società che si nega il futuro ed è dunque al collasso, là dove la rigidità istituzionale si rivela sintomo di rigor mortis. In questo senso La devianza è anche un motore di sviluppo socio economico


Al cuore di questo corso c’è uno dei concetti più fraintesi dall’opinione pubblica di senso comune, dalla politica e dai dibattiti etico-moral-religiosi : la devianza . Nessuno dei tre accreditato a trattare di devianza. Nelle accezioni naif infatti , la devianza è vista come fenomeno socio-culturale, al più statistico (scostamento da una presunta media normale). Il rischio di crisi identitarie, rigidità comportamentali, paranoie , forme ossessive persecutory ecc che possono sfociare in atti criminali paradossalmente a danno dei devianti.

Tanto più una società è rigida in termini di valori – autentici o di facciata- tanto più tenta di tracciare un confine netto tra “ normale “ e “deviante”. Tale rigidità ha comunque un prezzo enorme in primo luogo a livello di fragilità di sistema sociale. Lo sbriciolamento di un sistema sociale troppo rigido lungo il distinguo normale /deviante si vede spesso dall’implosione della forma scuola che anziché essere luogo di condivisione di conoscenza – sapienziale , scientifica e tecnologica- diventa luogo di prescrizione di credenze e valori, in modo sovente arbitrario o anche la famiglia la cui sopravvivenza come forma sociale dipende molto dalla sua plasticità evolutiva e dalla sua flessibilità. L’implosione della funzione della Latenza dello schema AGIL di Talcott Parsons (1951) ad esempio , viene magistralmente descritto nel film L’Attimo Fuggente( The Dead Poet Society ) con Robin Williams.

La devianza è invece un tema sistemico – matematico con due coppie concettuali : alto /basso, varietà /densità. Un sistema ad alta varietà e densità non conosce devianza. Un sistema a bassa densità / bassa varietà invece è appunto come la scuola o la famiglia de L’Attimo Fuggente in cui , seppur in modo fittizio ed arbitrario, vi è una normalità formalizzata , costruita e condivisa che non consente devianza nè ai discenti né ai docenti.

Il più grande studioso e teorico della devianza del XX secolo , Robert King Merton , lo aveva già messo in chiaro: non tutti I devianti sono innovatori , tutti gli innovatori , tuttavia, sono devianti e una società che non ammette né gestisce né tantomeno valorizza la devianza è una società che si nega il futuro ed è dunque al collasso, là dove la rigidità istituzionale si rivela sintomo di rigor mortis. In questo senso La devianza è anche un motore di sviluppo socio economico

In questo corso dunque la devianza verrà vista anche latamente in senso criminologico, sapendo però che la concezione di deriva dalla devianza alla criminalità è una concezione tutta interna al construtto del diritto penale, per cui non è un qualcosa di universale e di oggettivo. La devianza tuttavia come già visto è un concetto multidimensionale flessibile che tocca la società in senso ampio, l'economia, la famiglia, la scuola eccetera. Per questo ad esempio è interessante vedere il rapporto anche tra salute, creatività e devianza basata,se andiamo a vedere, sugli artisti dell’ultimo secolo e in letteratura come in pittura o scultura notiamo spesso che questi artisti erano soggetti a forti forme di dipendenza da alcool o da droga o spesso erano anche etichettati sul bordo patologie il cui valore simbolico oggi è cambiato rispetto ai loro tempi. Genio e sregolatezza, modo di dire molto eloquente, oggi è sicuramente importante nel progetto One health per individuare la qualità della vita e della salute delle persone, al contempo però stando attenti alle derive dell’eccesso di medicalizzazione, di stigmatizzazione dell'uso della medicina come normalizzatrice, laddove questo trasformerebbe un servizio di cura al servizio di una persona a una forma di controllo sociale sulla persona. E oggi probabilmente se stiamo assistendo a una decrescente presenza del genio nella nostra società dipende anche dal fatto di un eccesso di normalizzazione sociale che passa anche per il controllo medico sanitario sanitario.

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