Il corso offre, nella chiave offerta dall'utopia come concetto, idea e immagine, una panoramica ricostruttiva e critica del pensiero sociologico dalle origini alla contemporaneità. Sono presentati e discussi i principali autori, teorie e concetti con riferimento alla bibliografia di riferimento.
Il corso di Storia della sociologia presenta i principali autori e teorie sociologici nella prospettiva offerta dalla parola chiave dell'utopia. Basterà ricordare, agli inizi della disciplina, proprio il nome di Auguste Comte che traduceva, in senso ideologico positivistico, scientifico e razionalizzato le istanze utopiche di Henry de Saint-Simon, con cui si era formato culturalmente e intellettualmente, nell’inaugurare il progetto della sociologia come scienza della società (De Boni 2003); o quello di Friedrich Engels (1882) che, nell’alveo dell’impostazione marxiana, giudicava come ingenua e fallimentare l’impresa teorica e pratica di socialisti, utopisti e riformatori visionari e volenterosi del tempo perché non raggiungeva la soglia di scientificità del marxismo, nei nostri termini: non raggiungeva uno statuto di verità rimanendo confinata nel mondo della finzione e dei buoni propositi. E se Wolf Lepenies (1985) ha mostrato come, alla sua fondazione, la sociologia fosse una “terza cultura” tra letteratura e scienza, collocata in una posizione prossima se non interna alla tradizione di pensiero utopico; Ralf Dahrendorf (1958) notava polemicamente la dimensione paradossalmente “utopica” della sociologia di Talcott Parsons, rilevando la natura squisitamente finzionale della sua impresa teorica e, coerentemente, funzionale all’ordine socio-culturale e politico-economico dominanti. Più di recente l’utopia è stata assunta come una vera e propria chiave di lettura della storia della sociologia da Ruth Levitas (2011) analizzando l’opera di Georges Sorel, Karl Mannheim, Herbert Marcuse e altri in tale prospettiva; mentre, sul piano di una sociologia proattiva e impegnata per la riforma sociale, Eric Olin Wright (2010) ha formulato la proposta delle “utopie reali” quale orizzonte di pratiche per il cambiamento sociale, l’emancipazione, la democrazia e l’eguaglianza storicamente associati all’idea di socialismo. In tal senso, nel corso di quest'anno l'utopia come concetto, idea e immagine è preso in esame nei modi in cui è stato tematizzato, impiegato, discusso e trattato nel pensiero sociologico, e più in generale nelle scienze umane e sociali, dalle origini della disciplina ai tempi correnti.Lo scopo del corso è di offrire agli studenti un percorso riflessivo nella storia degli studi sociologici in cui la conoscenza sui principali studiosi, teorie e temi di ricerca sia affiancato da una considerazione della potenza dell'utopia capace di dispigare i suoi effetti sul piano epistemologico e teoretico quanto su quello appplicativo e delle pratiche.
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