• Edizioni di altri A.A.:
  • 2022/2023
  • 2023/2024
  • 2024/2025

  • Lingua Insegnamento:
    ITALIANO 
  • Testi di riferimento:
    - Dispense fornite dal docente, rese progressivamente disponibili sulla piattaforma e-learning del corso, previa iscrizione dello studente alla stessa

    - Franco Crespi, "Manuale di sociologia della cultura", Laterza

    Un testo a scelta tra:
    - Jerome Bourdon "Introduzione ai media", Il Mulino
    - Massimo Baldini, "Storia della comunicazione", Newton&Compton
    - G. Balbi, P. Magaudda
    "Media Digitali" (capp. I, II, III, IV),
    Laterza 
  • Obiettivi formativi:
    L’insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi formativi del corso di laurea triennale in Sociologia e Criminologia, fornendo i primi strumenti teorici e terminologici per giungere a padroneggiare un sapere sociologico coerente con il profilo di laureato che si intende promuovere, in grado di leggere il contesto culturale entro cui si trova ad operare e riconoscerne le criticità.
    Il corso infatti intende favorire la comprensione sociologica dei processi culturali e comunicativi che in ogni tempo hanno strutturato i rapporti sociali, fino all’era digitale entro la quale è necessario promuovere una nuova consapevolezza dei rischi e delle condizioni necessarie a costruire un ambiente virtuale sicuro.
    Più nel dettaglio, in riferimento alle conoscenze e alla capacità di comprensione, ci si attende che al termine del corso gli studenti abbiano
    - acquisito la capacità di distinguere, definire e collegare i concetti teorici di cultura e società;
    - sviluppato la consapevolezza dell’incidenza delle tecnologie comunicative sulle dinamiche culturali e sociali, e la conoscenza delle teorie della comunicazione relative alle rivoluzioni mediali e in particolare a quella elettronica e digitale;
    - compreso la relazione tra processo di socializzazione e contesto culturale;
    - acquisito padronanza dei concetti sociologici di norma, sanzione, devianza e conformità;
    - imparato a distinguere diversi tipi di rischio digitale, dalle fattispecie propriamente criminali opportunamente regolamentate ad altri fenomeni di rilevanza sociale;
    - preso consapevolezza delle condizioni che concorrono a una maggiore sicurezza privata e pubblica all'interno dell’ambiente sociale virtuale.
    In riferimento alle abilità comunicative, si ritiene un risultato della massima importanza la capacità di esprimersi in maniera chiara, pertinente e ben argomentata, unitamente alla capacità di riferirsi anche a fonti altre rispetto a quelle suggerite. Il raggiungimento di un simile risultato si ritiene altresì indicativo di una capacità di apprendere di livello avanzato. 
  • Prerequisiti:
    Nessuno 
  • Metodi didattici:
    L’Insegnamento è strutturato in 72 ore, suddivise in 3 lezioni settimanali da 2 ore ciascuna, in base al calendario accademico.
    Il corso si svolge attraverso lezioni frontali condotte il più possibile in modalità active-learning, per cui ci si propone di stimolare l'attiva partecipazione degli studenti, ai quali si propone di porsi domande e ipotizzare risposte relativamente ai concetti teorici oggetto della lezione. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    La verifica dell'apprendimento avviene sulla base di un esame orale previsto alla fine del corso.
    Si ritiene di privilegiare la modalità orale proprio per poter valutare il raggiungimento di un obiettivo che si ritiene essenziale e finale, quello della chiarezza espositiva, che unitamente alla capacità argomentativa discende dalla profondità delle conoscenze. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    Il docente riceve ogni MARTEDÌ dalle 11.00 alle 13.00, preferibilmente previo appuntamento preso via email scrivendo a: daniela.sideri@unich.it 

Il corso intende proporre una trattazione sociologica dell’universo culturale e comunicativo entro cui viviamo e strutturiamo i nostri rapporti sociali, un universo segnatamente digitale entro il quale si ampliano e si connotano di nuovi significati anche il concetto di sicurezza e le tipologie di rischio. Sicurezza e rischio digitali sono infatti da leggersi e comprendersi secondo una prospettiva anzitutto sociologica e culturologica prima che tecnico-informatica, da intendersi come termini alternativi di un binomio proprio del paradigma culturale determinato dall’acquisita centralità dei media elettronici e digitali nella vita sociale.
I contenuti del corso spaziano dunque dalla storia della comunicazione e dei media fino all’avvento della network o platform society, al rapporto tra cultura e società; dal processo di socializzazione, alla critica, di vario segno, della cultura di massa e digitale, con teorie che declinano variamente la dimensione del rischio sociale; dalla introduzione del concetto di devianza, alla discussione specifica di alcuni rischi digitali socialmente rilevanti che risiedono non solo in vere e proprie fattispecie di cybercrime, ma anche in fenomeni propri della comunicazione digitale che generano insicurezza quali haters e cyberbullisimo, da un lato, dipendenza, “aggressione culturale” e\o difficoltà di efficace garanzia del principio pluralista, dall'altro.

Il corso intende promuovere una comprensione sociologica della realtà culturale e dei processi comunicativi entro cui strutturiamo la nostra esistenza e i nostri rapporti sociali, una realtà sempre più digitale entro la quale si ampliano e si connotano di nuovi significati anche i concetti di sicurezza e di rischio. Sicurezza e rischio digitali sono da da interpretarsi sociologicamente, e non esclusivamente dalla prospettiva tecnico-informatica, quali termini alternativi di un binomio tutto culturale determinato dall’avvento e poi dall’acquisita centralità dei media elettronici e digitali nella vita sociale.
Sulla scorta di questa impostazione, il corso si propone nella sua prima parte incentrata sulla teoria sociale di introdurre e sviluppare le nozioni sociologiche di comunicazione, medium e cultura. Viene illustrato il processo della comunicazione nei suoi elementi e fasi fondamentali, e definito il concetto di medium; vengono tracciate le linee evolutive di una storia sociale dei media, ed individuati i tratti che definiscono il tipo di cultura che scaturisce da ciascuna fase evolutiva dei mezzi della comunicazione – pervenendo così a dare conto dei rapporti ineludibili tra mezzi di comunicazione dominanti e paradigma culturale – fino a delineare le caratteristiche "oggettive" della cultura dei “nuovi” media elettronici e digitali; si esplora e si definisce da un punto di vista sociologico il concetto stesso di cultura, passando per i costrutti norma, istituzioni, coscienza collettiva, azione sociale), e ponendolo in relazione con quelli di società e organizzazione, concentrando in maniera particolare l’attenzione sul processo della socializzazione, per mezzo del quale l’individuo, interiorizzando un patrimonio culturale normativo e simbolico, viene integrato nel contesto sociale, e all’interno del quale i media assumono il ruolo e la funzione di agenzie; si definiscono le diverse interpretazioni critiche della cultura di massa, e della sua variante digitale, illustrando diverse teorie sociologiche dei media che variamente declinano la dimensione del rischio sociale.
La teoria critica costituisce un ponte e un raccordo quindi con la seconda parte del corso, dedicata all’approfondimento dei costrutti di conformità e devianza, la dialettica tra i quali restituisce anche la possibilità di definire da un lato i possibili rischi ingenerati da comportamenti digitali devianti, dall’altro la sicurezza sociale nell’era digitale in termini di certezza dell’identità, protezione dei dati personali, attendibilità delle fonti e dei contenuti, loro appropriatezza ai valori della società plurale e pluralista. Saranno pertanto illustrate e discusse alcune vere e proprie fattispecie di cybercrime, quali il phishing e la sextortion, e fenomeni legati alla comunicazione digitale che configurano rischi socialmente rilevanti: da un lato, il fenomeno degli haters e il cyberbullismo; dall’altro, la dipendenza da social, le criticità legate a livello sia globale che locale alla cosiddetta “aggressione culturale”, quindi l’omologazione culturale e finanche il totalitarismo ideologico che internet e le dinamiche social in particolare rischiano di ingenerare, con uno sguardo che si rivolge fino alle prospettive più e meno rassicuranti aperte dal cosiddetto metaverso.

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