• Edizioni di altri A.A.:
  • 2020/2021
  • 2021/2022
  • 2022/2023

  • Lingua Insegnamento:
    Italiano 
  • Testi di riferimento:
    Signorelli A., 2011, Antropologia culturale, McGraw Hill, seconda edizione (sono da studiare cap. 1, cap. 2 i paragrafi 2.4, 2.5, 2.6, cap. 3, cap. 4, cap. 6, cap. 8 tranne i paragrafi 8.5, 8.6)
    Donne di mafia, numero monografico della rivista “Meridiana”, 67, 2010 (disponibile anche sul sito https: www.jstor.org/stable/i23204899)
    J.C. Schneider, P.T. Schneider, 2009 (ed. italiana), Un destino reversibile. Mafia, antimafia e società civile a Palermo, Viella.
    Beneduce R., 2019 (nuova edizione), Archeologie del trauma. Un’antropologia del sottosuolo, Laterza Bari-Roma.

    Uno a scelta tra i seguenti testi:
    Bourgois P., 2005 (ed. italiana), Cercando rispetto. Drug economy e cultura di strada, DeriveApprodi, Roma.
    Cerbini F., 2016, La casa di sapone. Etnografia del carcere boliviano di San Pedro, Mimesis, Milano.
    Grassi P., 2015, Il limbo urbano. Conflitti territoriali, violenza e banditismo giovanile in Città del Guatemala, Ombre Corte, Verona.
    Vargas A.C., 2019, Colombia. Antropologia di una guerra interminabile, Rosenberg & Sellier, Torino.

    Testi consigliati (facoltativi)

    Palumbo P., 2020, Piegare i santi. Inchini rituali e pratiche mafiose, Marietti editore.
    Puglisi A., 2012, Donne, mafia e antimafia, di Girolamo editore, Trapani.
    Patrizia Resta, 2002, Pensare il sangue. La vendetta nella cultura albanese, Meltemi, Milano.
    Scionti F., 2012, Capitalisti di faida. La vendetta da paradigma morale a strategie d’impresa, Carocci, Roma. 
  • Obiettivi formativi:
    L’insegnamento intende introdurre gli studenti ai principali concetti, temi e nodi problematici dell’antropologia e di quegli aspetti teorici che continuano ad occupare un posto centrale nel dibattito della disciplina, al fine di orientarli nella comprensione delle pratiche e dei fenomeni sociali, culturali, politici delle società contemporanee, connessi anche con la violenza nelle sue diverse declinazioni, e di sviluppare la capacità di riflessione e di discussione critica su tematiche interdisciplinari. 
  • Metodi didattici:
    Lezioni frontali con il supporto di documenti di approfondimento, studi di caso, seminari, laboratori. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    Prova scritta con domande aperte e attribuzione di un voto finale. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    t.rossi@unich.it 

In relazione agli obiettivi indicati, il corso tratterà i seguenti aspetti:

- nel primo modulo: cultura e significato; la costruzione culturale dell’identità; diversità culturali; etnocentrismo, relativismo, etnocentrismo critico; la ricerca sul campo e i nuovi sviluppi della ricerca antropologica; forme e modelli di relazioni parentali (concetti di base, terminologia, parentela come pratica sociale e culturale); la storia degli orientamenti teorici della disciplina nel Novecento (sintesi).

- Nel secondo modulo: antropologia e violenza; le nuove guerre e la rappresentazione etnografica della violenza; la costruzione culturale del conflitto violento; violenza e corpo; testimonianze, memoria, trauma; studi di caso. L’interpretazione dei fenomeni mafiosi e la costruzione sociale del concetto di mafie secondo un approccio antropologico; il ruolo della famiglia nelle organizzazioni criminali; studi di caso relativi alla mafia garganica, balcanica, vendetta, faida; rappresentazioni sociali di mafia e antimafia; ruolo della donne nelle organizzazioni criminali e nei movimenti antimafia.

L’insegnamento è articolato in due parti:
il primo modulo, di carattere introduttivo, verterà sui principali temi e problemi dell’antropologia culturale (Cultura/e - Cultura, identità, alterità - Diversità culturale - Razza, razzismi, cultura, etnia - Etnie ed etnicità - Culture, forme di parentela, famiglia - Ricerca antropologica) e sugli sviluppi che la disciplina ha assunto nel dibattito contemporaneo in relazione al suo uso pubblico e applicato.
Il secondo modulo, di carattere monografico, approfondirà alcuni aspetti attraverso i quali declinare la devianza in senso antropologico, in particolare i temi legati alla violenza nelle sue diverse forme (violenza e cultura - violenza e corpo - violenza e conflitti - violenza, memoria, trauma), all’interpretazione dei fenomeni mafiosi e alla costruzione sociale del concetto di mafie secondo un approccio antropologico, al ruolo che la figura femminile riviste all’interno delle organizzazioni criminali e nei movimenti antimafia, anche attraverso l’analisi di casi etnografici e di ricerche relativi a diverse aree del mondo contemporaneo.

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