Titolo del corso:
Nella spirale tecnocratica: comunicazione e sicurezza europea.
Il corso propone una ricognizione critica sul ruolo dei media mainstream nel contesto più ampio della sociologia dei processi culturali, sulla scorta dell’analisi dell’agire comunicativo sviluppata anche in anni recenti da Jürgen Habermas: in primo piano, le derive individualistiche della post-modernità e la costruzione dei simulacri simbolici della società di massa e della vita comunitaria. Sullo sfondo si stagliano gli effetti della globalizzazione, caratterizzata dalla fine delle grandi narrazioni. In tal senso, il corso si propone di approfondire il rapporto tra percezione della sicurezza e narrazione mediale al tempo della società connessa e degli Stati sovranazionali, in un momento storico caratterizzato dalla “spirale tecnocratica” e burocratica imposta dall’Unione europea e dagli effetti comunicativi della pandemia.
Nella prima parte il corso si incentrerà sull’apporto fornito da alcuni autori classici allo sviluppo della sociologia dei media e, in particolare, da Roger Silverstone, con particolare riguardo alla capacità del mainstream di indebolire o potenziare la percezione della sicurezza. Il suo studio si inserisce nella cornice epistemologica più ampia dell’agire comunicativo, teso ad esplorare le modalità interazionali della realtà quotidiana proposte dai media, nell’ottica della costruzione di una cultura dell’intesa su cui dovrebbero basarsi le strategie comunicative dell’Unione europea. Sullo sfondo si staglia il processo di individualizzazione caratterizzante la modernità digitale, che ha generato la progressiva perdita di attrattiva degli universi simbolici tradizionali, anche sulla scorta della sovrapposizione tra realtà nazionali e istituzioni comunitarie, con tutto quel che ne consegue sul piano della gestione della sicurezza/insicurezza pubblica. Tale problematica è stata approfondita da Jürgen Habermas in alcuni volumi recenti, in particolare Nella spirale tecnocratica. Un’arringa per la solidarietà europea (2013), in cui si pongono in evidenza le problematiche legate alla gestione della democrazia, delle emergenze e delle crisi sociali, alle derive nazionalistiche e autoritarie, alle difficoltà economiche degli stati più deboli. L’arringa di Habermas per la solidarietà europea è un inno alla partecipazione comunitaria, da realizzarsi attraverso convergenze comunicative che si fondino su un’informazione accreditata e di qualità, nel rispetto degli equilibri in campo. Sullo sfondo si stagliano il tema della cittadinanza attiva e della libertà comunicativa, nonché la problematica della sicurezza sociale, in uno scenario geopolitico minato dagli effetti della pandemia e dall’azione mediale dei grandi gruppi di potere: “Oggi il destino politico dell’Europa dipende dall’intelligenza e dalla sensibilità normativa, dal coraggio, dalla ricchezza di idee e dalla capacità di guida dei partiti politici, prima ancora che dalla capacità di percezione e reazione dei mass media” (48).
SEDE DI CHIETI
Via dei Vestini,31
Centralino 0871.3551
SEDE DI PESCARA
Viale Pindaro,42
Centralino 085.45371
email: info@unich.it
PEC: ateneo@pec.unich.it
Partita IVA 01335970693