Il corso intende proporre una trattazione sociologica dell’universo culturale e comunicativo entro cui viviamo e strutturiamo i nostri rapporti sociali, un universo segnatamente digitale entro il quale si ampliano e si connotano di nuovi significati anche il concetto di sicurezza e le tipologie di rischio. Sicurezza e rischio digitali sono infatti da leggersi e comprendersi secondo una prospettiva anzitutto sociologica e culturologica prima che tecnico-informatica, da intendersi come termini alternativi di un binomio proprio del paradigma culturale determinato dall’acquisita centralità dei media elettronici e digitali nella vita sociale.
I contenuti del corso spaziano dunque dalla storia della comunicazione e dei media fino all’avvento della network o platform society, al rapporto tra cultura e società; dal processo di socializzazione, alla critica, di vario segno, della cultura di massa e digitale, con teorie che declinano variamente la dimensione del rischio sociale; dalla introduzione del concetto di devianza, alla discussione specifica di alcuni rischi digitali socialmente rilevanti che risiedono non solo in vere e proprie fattispecie di cybercrime, ma anche in fenomeni propri della comunicazione digitale che generano insicurezza quali haters e cyberbullisimo, da un lato, dipendenza, “aggressione culturale” e\o difficoltà di efficace garanzia del principio pluralista, dall'altro.
Il corso intende promuovere una comprensione sociologica della realtà culturale e dei processi comunicativi entro cui strutturiamo la nostra esistenza e i nostri rapporti sociali, una realtà sempre più digitale entro la quale si ampliano e si connotano di nuovi significati anche i concetti di sicurezza e di rischio. Sicurezza e rischio digitali sono da da interpretarsi sociologicamente, e non esclusivamente dalla prospettiva tecnico-informatica, quali termini alternativi di un binomio tutto culturale determinato dall’avvento e poi dall’acquisita centralità dei media elettronici e digitali nella vita sociale.
Sulla scorta di questa impostazione, il corso si propone nella sua prima parte incentrata sulla teoria sociale di introdurre e sviluppare le nozioni sociologiche di comunicazione, medium e cultura. Viene illustrato il processo della comunicazione nei suoi elementi e fasi fondamentali, e definito il concetto di medium; vengono tracciate le linee evolutive di una storia sociale dei media, ed individuati i tratti che definiscono il tipo di cultura che scaturisce da ciascuna fase evolutiva dei mezzi della comunicazione – pervenendo così a dare conto dei rapporti ineludibili tra mezzi di comunicazione dominanti e paradigma culturale – fino a delineare le caratteristiche "oggettive" della cultura dei “nuovi” media elettronici e digitali; si esplora e si definisce da un punto di vista sociologico il concetto stesso di cultura, passando per i costrutti norma, istituzioni, coscienza collettiva, azione sociale), e ponendolo in relazione con quelli di società e organizzazione, concentrando in maniera particolare l’attenzione sul processo della socializzazione, per mezzo del quale l’individuo, interiorizzando un patrimonio culturale normativo e simbolico, viene integrato nel contesto sociale, e all’interno del quale i media assumono il ruolo e la funzione di agenzie; si definiscono le diverse interpretazioni critiche della cultura di massa, e della sua variante digitale, illustrando diverse teorie sociologiche dei media che variamente declinano la dimensione del rischio sociale.
La teoria critica costituisce un ponte e un raccordo quindi con la seconda parte del corso, dedicata all’approfondimento dei costrutti di conformità e devianza, la dialettica tra i quali restituisce anche la possibilità di definire da un lato i possibili rischi ingenerati da comportamenti digitali devianti, dall’altro la sicurezza sociale nell’era digitale in termini di certezza dell’identità, protezione dei dati personali, attendibilità delle fonti e dei contenuti, loro appropriatezza ai valori della società plurale e pluralista. Saranno pertanto illustrate e discusse alcune vere e proprie fattispecie di cybercrime, quali il phishing e la sextortion, e fenomeni legati alla comunicazione digitale che configurano rischi socialmente rilevanti: da un lato, il fenomeno degli haters e il cyberbullismo; dall’altro, la dipendenza da social, le criticità legate a livello sia globale che locale alla cosiddetta “aggressione culturale”, quindi l’omologazione culturale e finanche il totalitarismo ideologico che internet e le dinamiche social in particolare rischiano di ingenerare, con uno sguardo che si rivolge fino alle prospettive più e meno rassicuranti aperte dal cosiddetto metaverso.
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